LECCE – Il verde non manca. Ma è troppo, paradossalmente. E il più delle volte è poco curato. I marciapiedi sono dissestati. Tutto attorno uno scenario che richiama in generale un senso di incuria e abbandono. È questa la situazione con la quale sono costretti a fare i conti i residenti della zona dei Salesiani di Lecce.
In un’area residenziale e densamente abitata che assomiglia quasi ad un rettangolo scorgiamo ben quattro parchi.
Ma andiamo con ordine. Il nostro mini viaggio inizia da piazzetta Viterbo che prende il nome dall’omonima via. L’area, di ridotte dimensioni, lascia a desiderare. Il marciapiede in alcuni punti sembra più adatto ad una gara di motocross. ma sono soprattutto le diverse “ferite” nel cemento procurate da qualche teppistello di periferia a preoccupare di più. Questa panchina raffigura in maniera iconoca l’esempio negativo di questa piazzetta.
Qualche metro più in là ecco piazzetta Cardarelli. A vegliare su quest’area una statua di San Pio. Ma nulla può il frate di Pietrelcina per risparmiare la piazzetta da questo inconsueto e infinito tappeto di foglie caduche: sembra di essere nella riserva naturale delle Cesine.e invece ci troviamo a qualche centinaio di metri dalla Chiesa dei Salesiani.
Altro Parco altre criticità. Siamo in via Biasco, nell’area verde che prende il nome da don Di Nanni, mai dimenticato exallievo salesiano. L’ingresso principale rischia di diventare inaccessibile per chi ha difficoltà di deambulazione, basta vedere in che condizioni sono ridotti i gradini d’accesso. Più in là troviamo alcune giostrine destinate ai più piccoli: solo un’altalena su due è funzionante, le altre giostrine sono rotte o sono state eliminate mettendo a rischio la sicurezza dei bambini.
Il tour si chiude in via D’Andrea, dove scorgiamo il Parco Rosa Oreste Molendini. Le situazioni di disagio segnalate al nostro sportello Dillo a Telerama erano legate soprattutto alla cura del verde pubblico. Nei giorni scorsi, per fortuna, gli alberi sono stati potati. Resta qualche criticità legata alla precarietà dei marciapiedi e alla presenza di qualche rifiuto.
Quattro parchi e mille problemi, dunque, in una zona che merita maggiori attenzioni e maggiori cure.
