Che nel testamento di Vita Carrapa non si parli dell’ospedale del sud Salento è un dato difatto, poiché, è bene ricordare, le volontà della donna di Maglie, morta nel 2019 a 95 anni, furono messe nero su bianco nel 2009, ben 10 anni prima. Quando fu stilato il testamento, infatti, si iniziava a parlare di un necessario nuovo ospedale, poi approvato dalla giunta regionale nell’agosto 2012. Per cui, quello che sostiene il comitato ospedale sud Salento è che, non sapendo ancora dove e cosa si sarebbe realizzato, la signora Vita Carrapa utilizzò una definizione generica: “ struttura più ampia e complessa”, riferendosi però ad un vero e proprio ospedale. A conferma di ciò, nel giorno dell’apertura del testamento, nel 2019, in diretta nazionale, l’allora Direttore Generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, in presenza del notaio, che aveva appena dato lettura delle ultime volontà testamentarie, spiegava che il lascito testamentario sarebbe servito per aggiungere valore al Nuovo Ospedale sud Salento e ne dettava i tempi e le qualità. Altrettanto, due mesi dopo, il Presidente Regionale Emiliano, nel Consiglio Comunale di Maglie, annunciava a tutti i cittadini, che il lascito della famiglia Carrapa sarebbe stato onorato dalla realizzazione del grande progetto del nuovo Ospedale, che trovandosi in posizione strategica, doveva soddisfare le impellenti necessità di tutti i comuni limitrofi e oltre. Ma alcuni giorni fa l’attuale direttore della asl di Lecce, Stefano Rossi, ha annunciato la scelta di destinare l’eredità della Signora Vita Carrapa a un Presidio riabilitativo distrettuale ad alta tecnologia e robotica in perfetta rispondenza alle sue disposizioni testamentarie”. Aggiungendo: È bene ribadire che il legame ‘costruzione ospedale – impiego risorse testamento è un legame costruito, peraltro impraticabile: è stata preferita la strada del Presidio riabilitativo”. Insomma, una grande palestra, invece di un grande ospedale.
