LECCE – Il problema è vecchio e rishia di incancrenirsi se politica e isituzioni non si danno una mossa. Tra aeroporto di Bari e Aeroporto del Salento esiste una discrepanza di numero e frequenza di voli e di tratte sin troppo evidente. L’ultima scelta strategica di Ryanair di privilegiare lo scalo barese rispetto a quello brindisino (8 volti a 2 in più in estate) ha innescato l’ennesima polemica che chiama in causa Aeroporti di Puglia e la stessa Regione Puglia.
Confindustria Lecce, è pronta ad attuare un pressing istituzionale per far valere le ragioni di un territorio, quello salentino, che si estende sulle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Intanto i numeri sono impietosi e galeotti. A snocciolarli è il consigliere regionale Pagliaro “16 partenze in tutto dall’Aeroporto del Salento, con sole 6 destinazioni nazionali e 2 estere, a fronte dei 39 voli in partenza da Bari, di cui 12 per destinazioni nazionali e 21 estere: è da anni che rimarchiamo e combattiamo questo squilibrio”.
Una situazione inammissibile con la quale devono fare i conti ogni giorno professionisti, studenti e turisti. Serve un’inversione di rotta per rimettere in pista.