BARI – Sette milioni di euro. E’ quanto ha stanziato la Regione in favore dei Comuni pugliesi in via diretta per premiare le comunità che hanno raggiunto percentuali di raccolta differenziata superiori al 65 percento, indirettamente per mitigare l’impatto della stangata Tari, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha decretato illegittime le tariffe calmierate imposte da Arera ai gestori degli impianti.
I sette milioni di euro, però, sono solo una goccia nel mare. Perché in totale sui Comuni pende una mannaia da 60milioni di euro da dover corrispondere ai gestori degli impianti. Da suddividere in base, proprio, alle percentuali di raccolta differenziata raggiunta. Ovvero: meno si è conferito di indifferenziato meno peserà la propria quota dei 60milioni. Ma per tutti sarà comunque alta.
Dunque la questione è ancora tutta lì: appesa ad un filo sottilissimo delle sentenze dei Tar, dopo i ricorsi presentati da una quarantina di Comuni, come Lizzanello.
Al momento si attende anzitutto il parere del Tar Puglia, chiamato a chiarire di chi sia la competenza: se dei singoli Tar o, appunto, del Tar regionale. Chiarito questo il passo successivo sarà entrare nel merito della questione e sperare che una decisione assunta da Arera non ricada sui cittadini costretti a pagare bollette da capogiro per permettere di rientrare nei 60 milioni da corrispondere ai gestori degli impianti, ora scesi a 53 milioni dopo l’intervento della Regione ma pur sempre tantissimi.
Fatto sta che al momento, i Comuni potranno inserire nei propri bilanci una fettina di questi 7milioni in base alla premialità guadagnata dalla raccolta differenziata. Poi, se dai Tribunali non arriverà nessuno spiraglio possibile, Ager stabilirà in quanti anni si potranno rateizzare gli extracosti determinati dalla sentenza del Consiglio di Stato. E, dunque, in quanti anni i cittadini si vedranno spalmare sulle proprie bollette quella stangata. L’ultimo step sarà la definizione degli impianti minimi a cui applicare le tariffe nuovamente calmierate stabilite da Arera per il 2024.
