BRINDISI – Saranno cancellati i gironi e se ne formerà uno unico di 20 squadre e Brindisi, se tutto dovesse andare bene ai neretini nel girone salvezza, ritroverà Nardò Basket. E troverà anche piazze importanti come Udine, Trieste, Fortitudo Bologna, Cantù tanto per dare l’idea di come sarà difficile riemergere.
Ore di riflessione e tanta tristezza da smaltire in casa New Basket, Brindisi, infatti, è appena retrocessa in A2 dopo 12 anni da protagonista nel massimo campionato di basket nazionale.
Un destino inatteso, ma non per questo insormontabile. La squadra ha lottato e non c’è mai sconfitta nel cuore di chi lotta, si è congedata dal suo palazzetto con una vittoria che però è stata ininfluente.
Il 2024 è stato un anno veramente funesto per lo sport brindisino; la retrocessione della New Basket fa il paio con quella del Brindisi calcio che adesso rischia anche il fallimento.
Bisogna somatizzare quanto è accaduto e lasciare che le emozioni si depositino tutte sul parquet per ripulire tutto e guardare avanti, prima di sedersi intorno a un tavolino e stilare un nuovo progetto che deve ripartire da un campionato durissimo, quello di A2, che sta cambiando anche formula.
La New Basket Brindisi però poggia sulle gambe di una società importante e il presidente Nando Marino e suo figlio, il general manager Tullio, daranno l’anima per riportare la stella del sud nel cielo in cui ha brillato per 12 anni consecutivi.
C’è un tempo per tutto, adesso è il tempo del silenzio, poi arriverà il tempo rimettersi in moto per fare bene ciò che si è sempre fatto.
È stata una stagione sfortuna e gli errori commessi sono stati pagati a caro prezzo.
Ma presto, il rumore delle scarpe sul parquet tornerà a risuonare nel PalaPentassuglia e il rimbalzo della palla segnerà il ritorno alla normalità.
La stagione è stata caratterizzata da sfortune e da errori pagati a caro prezzo, ma il futuro è ancora tutto da scrivere.
La stagione è stata caratterizzata da sfortune e da errori pagati a caro prezzo, ma il futuro è ancora tutto da scrivere.
