Un pareggio che fa male perché non lascia nessuna certezza se non quella di aver sciupato ancora una volta un’occasione d’oro. La Virtus Francavilla dopo il pari interno con la Juve Stabia si ritrova a 34 punti in classifica ancorata all’incertezza di giocare oppure no i playout per salvare la categoria.
Vero è che le vespe sono la corazzata del girone ma è anche vero che hanno poco da chiedere perché sono già promossi in serie B, così come è vero che la Virtus Francavilla ha avuto le occasioni per fare i tre punti ma ancora una volta le ha gettate via al vento.
Al termine della partita la società della Città degli imperiali si è trincerata nel silenzio stampa. Un silenzio stampa che fa rumore perché lascia pensare alla tensione che c’è nell’ambiente ad una giornata dal termine.
Questa stagione è stata balorda per la società del presidente Magrì che nonostante tanti sacrifici si ritrova a sperare di giocare i playout per rimanere in serie C, è assurdo che ad una giornata dal termine aleggi ancora la paura della retrocessione diretta.
La classifica parla chiaro. Il Brindisi è già retrocesso. Al penultimo posto c’è il Monterosi che ha 32 punti, segue la Virtus Francavilla che ne ha 34 e poi il Monopoli con 39 e la Turris con 41.
Sul regolamento evidenzia che se il distacco tra la 19ª e la 16ª è superiore agli otto punti, il Playout tra le due squadre non verrà disputato e a retrocedere in Serie D sarà direttamente la 19ª classificata
allo stesso modo accade se il distacco tra la 18ª e la 17ª è superiore agli otto punti, ovviamente qualora dovessero verificarsi entrambi i casi retrocederebbero la 18ª e la 19ª classificata.
Ecco perché la Virtus Francavilla che è sulla casella del 34 deve per forza fare un punto, perché se a Potenza dovesse perdere rischierebbe di ritrovarsi in una delle due casistiche. E l’epilogo diventerebbe molto amaro.
Gli imperiali dunque hanno pochi giorni per preparare la sfida di Potenza che si giocherà sabato alle 18.30, sperando che trovino nel silenzio e nel lavoro la soluzione per evitare il danno più brutto.
