SQUINZANO – Un libro non catalogabile. Non un saggio, non un romanzo. Semplicemente una raccolta di pensieri dello scrittore salentino Beppe Longo nati durante un’estate all’ombra degli alberi di un giardino riempito dal sottofondo de “Il Frinio delle Cicale”. È il titolo del suo ultimo lavoro, che come l’autore stesso definisce, è un divertimento, le confessioni di ottuagenario. Ma è molto di più. Un docente e giornalista prestato alla letteratura e da sempre un grande appassionato di politica che in questo libro con tono leggero ma certamente carico di significato propone i suoi pensieri da punto di vista interessante.
Mariafrancesca Errico