LECCE – Non ha funzionato nulla nel Lecce di Bologna. Partita sempre in mano all’avversario. Non si ricorda una prova più grigia di quella vista al Dall’Ara.
Eppure nel primo tempo il Lecce ha avuto l’occasione di rimettere in parità il risultato. E di rimettere in discussione il predominio rossoblu. O almeno fare un tentativo. Perché il Bologna di domenica scorsa sembrava irresistibile, una macchina perfetta. Ma bisogna tener conto pure del livello di opposizione offerta dall’avversario. E il Lecce ha dato scarsa prova delle sue capacità, di quelle attitudini che quasi sempre è riuscito a mettere in mostra, sia pure non sempre o mai, in maniera vittoriosa, in trasferta. Infatti continua il digiuno di vittorie lontano dal Via del Mare. A Blin e compagni manca l’acuto in trasferta. Ma il Lecce visto all’opera in casa bolognese non ci sarebbe riuscito neanche giocando altre tre ore. Troppo bello il Bologna e troppo brutto il Lecce. Irriconoscibile. Non un passo indietro rispetto alla formidabile rimonta contro la Fiorentina, ma due, tre.
D’Aversa ha preferito non rigiocarsi le mosse che avevano dato una scossa alla squadra contro la Fiorentina, nel secondo tempo. E forse si è pentito.
Qualche innesto, se tornasse indietro, lo farebbe. Ad esempio, Blin si è dovuto accomodare di nuovo in panchina dopo aver sostituito, bene, lo squalificato Ramadani. Il francese è entrato d inizio secondo tempo per Kaba. Mentre Dorgu ha rilevato Gallo.
Sulle corsie esterne la squadra giallorossa è stata limitata e non è andata meglio con gli innesti successivi.
Si lavora, adesso, al Lecce che venerdì sfiderà in trasferta il Torino. D’Aversa pensa a soluzioni differenti? Forse. Innanzitutto cercherà di vestire la propria squadra dell’atteggiamento necessario per affrontare una squadra che come il Bologna vuole giocarsi fino in fondo le chance per entrare in Europa.
A guardare i numeri e le percentuali dell’ultima sfida, se il risultato non dovesse bastare, il Lecce è consapevole di dover migliorare in tutto.
Contro il Torino tornerà disponibile Gendrey. Il francese si riprenderà il posto di laterale destro difensivo con licenza di offendere. Virtù note agli avversari, per cui bisognerà studiare e leggere pure i vari momenti della partita.