BARI – Distrarre i piccoli pazienti attraverso il gioco, mentre sono in sala operatoria per il posizionamento di un accesso venoso. È l’obiettivo della sperimentazione in corso all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari: i bambini, attraverso un visore di realtà virtuale, si cimentano nell’impresa di calmare alieni impazziti nel metaverso o di combattere cellule nemiche che si aggirano nel corpo umano, e così riescono a vincere la paura degli aghi.
I risultati della sperimentazione sono incoraggianti. “Abbiamo verificato che questa modalità aiuta i bambini a gestire meglio l’ansia di un intervento e ci permette anche di evitare o ridurre l’impiego di farmaci per sedarli o addormentarli”, spiega la dottoressa Maria Luigia Lasorella, dirigente medico di anestesia e rianimazione al Giovanni XXIII.
Due le modalità per evitare la sedazione profonda necessaria negli interventi di accesso vascolare, che per i bambini possono risultare lunghi e dolorosi: c’è un programma di esercizi guidati di respirazione che produce una sorta di ipnosi clinica, e una modalità di gioco che distrae il bambino permettendo agli anestesisti di operare. Questo consente di ridurre l’impiego di farmaci pre-intervento, evitando la sedazione profonda.
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