SALENTO – L’Assessorato ai Trasporti e alla Mobilità della Regione Puglia fa sapere di aver chiesto ad Anas e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di riconsiderare l’ipotesi di ampliamento a quattro corsie della Statale 7-Ter Bradanico- Salentina. E i consiglieri di Centrodestra non ci stanno: “Con il solito gioco dello scaricabarile – dicono – addossa ad altri, Anas e Ministero, le responsabilità dell’inadempienza della Regione”.
Andiamo con ordine.
L’Assessora al ramo Anita Maurodinoia nelle scorse ore ha comunicato di aver invocato il ripensamento del progetto previsto da Anas sull’arteria cruciale per tutto il Salento e che, stando al contratto tra Anas e Ministero dei Trasporti, resterebbe a due corsie.
L’assessora, nella nota, specifica che nell’accordo tra i due enti la Regione non è direttamente coinvolta ma rivendica come “in più occasioni sia stato chiesto ad Anas di valutare un ampliamento della strada – dice – proposta però ritenuta improcedibile da Anas per valutazioni tecnico-economiche, come rimarcato dalla stessa – aggiunge – in conferenza dei servizi lo scorso 29 gennaio”. Da qui l’assessora motiva la scelta di rivolgersi al Ministero per comprendere al meglio i motivi del “no” e chiedere l’inserimento nel nuovo contratto di programma dell’ulteriore fabbisogno finanziario per l’intera copertura del costo dell’opera.
Ma i consiglieri regionali di Centrodestra sula nota dell’assessora, che bollano come “tardiva e ricca di fandonie” non ci stanno. Pagliaro, Caroli, Conserva, De Blasi, Di Cuia, Gabellone, Mazzotta, Perrini e Scalera non le mandano a dire.
“Finalmente, dopo il nostro martellamento sulla mancata realizzazione delle quattro corsie l’assessora si è svegliata, ma per venirci a raccontare fandonie. Con il solito gioco dello scaricabarile addossa ad altri -Anas e Ministero – le responsabilità dell’inadempienza della Regione Puglia rispetto all’impegno contenuto nella nostra mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a luglio 2022, che impone una nuova valutazione dei costi/benefici dell’opera di raddoppio, da parte del Nucleo di valutazione regionale. Nucleo che, con superficialità e pressapochismo – continuano – ha però stabilito che la realizzazione del tracciato a quattro corsie non fosse necessario, sulla base di semplicistiche analisi basate su calcoli non veritieri. È stata accantonata così una infrastruttura vitale per lo sviluppo dell’area ionico-salentina, condannata a collegamenti viari di serie B.
Il comunicato tardivo e inattendibile diffuso dall’Assessorato ai Trasporti in queste ore è un maldestro tentativo di evitare il confronto con noi consiglieri regionali – incalzano – rappresentanti e difensori del territorio salentino in questa battaglia di giustizia contro il solito Bari-centrismo delle politiche regionali in tema di mobilità e trasporti. Ma – aggiungono – non potrà sottrarsi, l’assessora, all’audizione in Commissione Trasporti alla quale è stata convocata dai sottoscritti, a diretto confronto anche con i sindaci dei comuni interessati. Sindaci che continuano a ribadire il loro no ad interventi di ripiego limitati alla messa in sicurezza dell’attuale strada a due corsie, chiedendo il rispetto del progetto originario per mettere finalmente in collegamento diretto, moderno e sicuro gli unici due capoluoghi della Puglia ancora privi di una strada a quattro corsie: Lecce e Taranto.
La verità è che, senza un’analisi costi/benefici positiva da parte del Nucleo di valutazione regionale, il Ministero dei Trasporti non può dar seguito all’accordo di programma per la realizzazione delle quattro corsie. Per questo le interrogazioni rivolte ora al Governo su input della Regione – concludono – sono solo un tentativo strumentale di addossare all’esecutivo nazionale di centrodestra scelte che vanno invece imputate ai precedenti Governi di centrosinistra e alla Regione stessa, che hanno deliberatamente impedito il raddoppio della 7/ter Bradanico-Salentina. Chiediamo finalmente verità, trasparenza e rispetto”.