FRIGOLE – La Lega Navale Italiana sezione di Frigole, nonostante la perdurante chiusura del Porto, i contenziosi con l’Ente e la perdita di alcuni soci – diportisti non più interessati alla marina di Lecce – ha deciso di riassumere tutti i guardiani per sopperire alle gravi mancanze di chi aveva promesso e non ha mantenuto e per garantire un futuro alle cinque famiglie coinvolte. Tutto ebbe inizio il 25 aprile scorso, quando, a seguito dell’indegna chiusura della Darsena di Frigole, cinque guardiani persero il loro posto di lavoro. Risultarono inutili i numerosissimi incontri nell’undicesima commissione controllo, guidata dal presidente Gianpaolo Scorrano, insieme al commissario straordinario della Lega Navale Italiana sezione di Frigole, Antonio Petracca, in prima linea per la tutela dei cinque posti di lavoro. Il governo cittadino aveva oramai deciso la chiusura del porto nonostante un ordine del giorno votato in consiglio comunale all’unanimità che andava in direzione esattamente contraria. “I guardiani del porticciolo di Frigole verranno assunti dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto per la gestione della Darsena di San Cataldo”, aveva promesso il sindaco Salvemini, accendendo un barlume i speranza per le cinque famiglie rimaste improvvisamente senza stipendio. Ma la speranza durò solo pochi mesi, fino a giugno del 2023, quando la ditta che si aggiudicò la gara non entrò mai in funzione perché di fatto inagibile. Sembrava, dunque, non esserci più un futuro per i guardiani di Frigole. Ma dove non è arrivata la politica, sono arrivate le persone, quelle semplici e di buon cuore, che hanno dato la possibilità ai guardiani di Frigole di rivedere il sole, e con esso anche il mare, il loro mare.
