RACALE – Ha pensato di farsi giustizia da sè e invece di procedere con un regolare sfratto o una diffida ha iniziato a minacciare l’affittuario perché – avendo perso il lavoro – da mesi non pagava quanto dovuto.
Con l’accusa di esercizio abusivo delle proprie ragioni, un 60enne di Racale è stato condannato a nove mesi di reclusione.
Due gli episodi più gravi contestati all’imputato: una volta si sarebbe presentato nella casa di sua proprietà sfasciando tutto e mentre in un’altra circostanza si sarebbe presentato con una saldatrice professionale in mano minacciando di saldare la porta per impedire l’ingresso all’affittuario e alla moglie in gravidanza, come la stessa donna ha raccontato dinanzi al giudice nel corso del processo. In un’altra circostanza avrebbe manomesso il contatore, lasciando la coppia senza corrente.
Il proprietario della casa, come ha sottolineato il giudice nella sentenza, ha poi ottenuto quanto dovuto non appena l’affittuario ha ripreso a lavorare, ma questo non gli ha impedito di rimediare una condanna, sia pure con pena sospesa. Difeso dall’avvocato Antonio Palumbo, dovrà comunque risarcire la coppia assistita dall’avvocato Elita d’Amilo.