LECCE- La memoria ha messo le radici in un Parco dedicato alle vittime di mafia e che sorge ai piedi del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Unisalento. Sono 50 gli alberi di quercia e di carrubo, ciascuno dei quali ha un nome e un qr code collegato alla piattaforma vivi.libera.it.
Una testimonianza vivente, un vero e proprio percorso culturale permanente che pone al centro le vite di donne e uomini che hanno combattuto il fenomeno mafioso, arrivando al sacrificio personale e diventando un faro per tutti coloro che credono nei valori della giustizia e della legalità.
Parole, ricordi ma un’unica grande battaglia che si racchiude in quel suono che evoca l’opera scultorea ‘Battiti… sempre’ dell’artista Salvatore Sava.