LECCE -Avrebbe collezionato talmente tante foto intime dell’adolescente con cui chattava, da ritrovarsi sul cellulare un vero e proprio album pedopornografico.
Per questo un 28enne della provincia di Parma è indagato per l’ipotesi di reato di pedopornografia minorile, con l’aggravante di aver perseverato nel suo intento per circa due anni. Vittima delle richieste hot una 16enne della provincia di Lecce, i cui genitori si costituirebbero parte civile al processo in qualitĂ di persone offese.
La vicenda, confluita nell’avviso di conclusione indagini a firma del pubblico ministero Rosaria Petrolo, affonda le sue radici nel novembre del 2020.
Il 28enne e la 16enne avrebbero, fino all’aprile dello scorso anno, chattato su Whatsapp e, stando all’ipotesi accusatoria, l’uomo avrebbe gradualmente indirizzato la conversazione verso temi spinti. Ne sarebbero derivati botta e risposta a sfondo sessuale che sarebbero, in ultimo, confluiti nella richiesta di scatti intimi della minore. Il 6 aprile dello scorso anno è scattato il sequestro del cellulare del 28enne, difeso dall’avvocato Massimo Pagliaro.
Nei prossimi giorni lui potrĂ fornire la sua versione dei fatti prima che nel corso dell’udienza preliminare il gip stabilisca se sottoporlo o meno a processo.