LECCE – Forzano la serratura della porta d’ingresso che immette in alcuni locali della Chiesa di San Matteo, se ne appropriano e decidono di usarli come vera e propria abitazione, mettendo anche un lucchetto a distribuendo le chiavi ai connazionali. Succede a Lecce, in corte dei Castromediano, cuore del borgo antico cittadino a due passi da porta san Biagio. Ad accorgersi di quanto messo in atto da alcuni extracomunitari è stato uno dei parrocchiani, che ha pensato bene di riferire il tutto ai responsabili della Chiesa di San Matteo.
E sono arrivati così i carabinieri, che hanno forzato il lucchetto, sono entrati all’interno dei locali ed hanno trovato un cittadino straniero che dormiva. Alla domanda di cosa facesse lì, ha risposto semplicemente di aver avuto il permesso e le chiavi da parte di suoi connazionali. Ovviamente indagini in corso, serratura e porta sistemati da un artigiano e locali tornati nella disponibilità della parrocchia.
Ma l’episodio riporta ancora una volta d’attualità la situazione che si vive nel centro storico cittadino, ormai trasformato in una vera e propria terra di nessuno, con risse che si registrano quasi ogni sera, spaccio di sostanze stupefacenti in vicoli e corti, latrine a cielo aperto e cantieri di antichi palazzi utilizzati come dormitori o per nascondere sostanze stupefacenti. Una situazione che sta portando all’esasperazione i tanti residenti e anche qualche titolare di attività commerciale.
Poca voglia di parlare ai microfoni, ma tutti compatti nel rimarcare la totale assenza di controlli e di interesse da parte delle istituzioni cittadine. Appena una settima addietro l’ennesima aggressione con rapina ai danni di un giovane della provincia, accerchiato in piazzetta santa chiara da tre individui, rapinato della collanina d’oro che aveva al collo e mandato in ospedale con denti rotti e contusioni in varie parti del corpo.
