LECCE – Toni accesi durante l’undicesima commissione controllo e garanzia di Palazzo Carafa. “Questa Commissione ha solo il compito di effettuare verifiche su alcune questioni ma non può entrare nel merito”, ha detto in buona sostanza il consigliere Cosimo Murri Dello Diago. Lo stop ai lavori ha innescato una miccia polemica. Per il presidente Gianpaolo Scorrano altro non era che “un maldestro tentativo di mettere il bavaglio alla commissione, un fatto gravissimo, volto a minare la facoltà di controllo e garanzia delle forze di opposizione”.
All’ordine del giorno della seduta c’era la questione-Monteco in seguito allo stato di agitazione dei lavoratori e il contratto stipulato tra l’Azienda che gestisce il servizio di raccolta di rifiuti in città e il Comune di Lecce. Presenti in aula alcuni dipendenti, una sindacalista dell’Ugl, il dirigente del settore Ambiente e il Dec, il direttore dell’esecuzione del contratto. Assenti invece l’assessore Valli per precedenti impegni istituzionali e i rappresentanti datoriali. Da questi ultimi -ha fatto sapere Scorrano – si attendono risposte chiare in particolare su alcune criticità emerse nelle precedenti commissioni consiliari: E cioè: sulla presunta scarsa trasparenza del personale effettivamente operativo, sulla mancata esecuzione delle migliorie così come previste nel contratto d’appalto e su alcune assunzioni che – sempre secondo quanto denunciato in aula – sarebbero avvenute senza che l’Amministrazione Comunale ne fosse a conoscenza. L’argomento tornerà presto in Commissione.