AttualitĂ 

Sporcizia, risse e degrado con vista Teatro Romano

LECCE- Vico Arte della Cartapesta, centro storico, stretta lingua di basoli che conduce al Teatro Romano. Qui si dovrebbe respirare storia e vedere mura antiche che raccontano di un tempo lontano. Ed invece, una volta imboccata questa via ci si tappa il naso a causa della persistente puzza di urina e feci e davanti agli occhi appaiono cartacce, bottiglie, bicchieri, fazzoletti e muri antichi griffati a mano da chi nelle ore notturne ha eletto a dimora non certo storica questo angolo della Lecce antica.
E c’è anche chi, utilizzando il malmesso bagno pubblico, come fosse bagno personale, ha pensato bene di stendere al sole, su un improvvisato filo della biancheria vista teatro romano Romano, un indumento intimo da ritirare magari più tardi ad asciugatura avvenuta. E chi abita nei palazzi in Vico arte della Cartapesta? E’ esasperato, nauseato, stanco di trascorrere notti insonni e di chiedere che una buona volta per tutte vengano presi provvedimenti. Loro, i residenti, hanno poca voglia di parlare e chi decide di farlo, lo fa senza metterci il volto, ma solo la voce, per paura delle tante ritorsioni già subite ogni qualvolta hanno provato a chiedere in grazia di non fare chiasso, di non urinare e non defecare, di non tirare calci e pugni contro i portoni e contro le auto lasciate in sosta con regolare permesso e spesso ritrovate l’indomani mattina con evidenti segni sulla carrozzeria.

Uno spettacolo non certo edificante per i tanti turisti ancora presenti in cittĂ  e che attraversano questo tratto di strada per soffermarsi ad ammirare il Teatro Romano, dove a pochi metri della recinzione che lo protegge si trova un bagno pubblico al limite della decenza, con fili elettrici scoperti e con un climatizzatore sempre acceso che da oltre un anno emette un fastidiosissimo suono a tutte le ore del giorno e della notte.

Un problema di decoro urbano ma anche di sicurezza pubblica, perchĂ© tanti sono gli episodi di risse e liti furibonde avvenuto sotto l’occhio elettronico delle telecamere di sicurezza che, dicono i residenti, non sono funzionanti. Di questa situazione, incresciosa e pericolosa è stata anche informata la prefettura e le forze dell’ordine, con lettere a cui sono state allegate tutte le firme dei residenti. Ma ad oggi, purtroppo, tutto resta invariato.

 

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