BRINDISI – Su un dato sono tutti d’accordo, sia i favorevoli che i contrari alla realizzazione di un deposito di GNL da parte di Edison. C’è stato un evidente difetto di comunicazione da parte dell’azienda che si è fidata di chi le ha proposto percorsi tortuosi che hanno determinato l’attuale fase di corto circuito.
Proprio sulla base di questo, il consiglio comunale di Brindisi vuole entrare a pieno titolo nella questione e lo farà attraverso una seduta monotematica di consiglio che sarà preceduta da una serie di audizioni necessarie per stabilire con certezza se la realizzazione del nuovo impianto può creare problemi all’intera economia portuale di Brindisi.
In particolare, saranno ascoltati i tecnici della rete ferroviaria italiana per capire se i fasci di binari che collegano le banchine alla rete ferroviaria nazionale potranno essere utilizzati nonostante si trovino a poca distanza dall’area individuata per la nascita del deposito di GNL.
L’Enac, invece, dovrà chiarire se potrebbero esserci interferenze tra l’impianto e il cono di atterraggio dell’aeroporto del Salento, soprattutto per la presenza di una torcia dell’altezza di 45 metri. L’Enel, poi, dovrà dire se questo impianto potrà pregiudicare i piani di investimento già previsti, mentre l’Arpa dovrà fornire ulteriori chiarimenti legali alla sicurezza.
Ciò che risulta importante chiarire, in ogni caso, è se la realizzazione del deposito di GNL potrà comportare limitazioni per chiunque vorrà investire in futuro nella stessa area.
Insomma, di carne a cuocere ce n’è davvero tanta ed è indispensabile che si consumino tutti i passaggi citati prima di dare il via libera ad un insediamento che dovrà essere riconsiderato anche dalla regione Puglia in sede autorizzativa per le modifiche apportate al progetto.
Mimmo Consales