SALVE – Da una parte il Comune di Salve che dichiara guerra all’abusivismo sugli spazi demaniali, dall’altra i privati che rivendicano diritti in quegli stessi spazi.
Una battaglia infinita, che vede nuove pronunce del TAR di Lecce. “Il Tar ci dà ragione ancora una volta” dice il Comune di Salve. A distanza di un anno, l’amministrazione ha nuovamente contestato nei confronti di tre attività commerciali, tra le quali due lidi, collocate lungo la costa sabbiosa di Torre Pali, l’esercizio illegittimo di attività di stabilimento balneare con occupazione permanente del Demanio in assenza di validi titoli concessori. Ha quindi ordinato la cessazione della attività e le due società titolari dei tre esercizi coinvolti, si sono rivolte al Tar impugnando i provvedimenti sanzionatori.
Il Presidente del Tribunale Amministrativo, Antonio Pasca, con due distinti provvedimenti ha accolto solo parzialmente (bisognerà poi esprimersi nel merito) e in sede cautelare i ricorsi, concedendo agli esercizi di svolgere solo l’attività di somministrazione da chiosco bar e eventualmente, se autorizzati, il noleggio di attrezzature -ombrelloni e lettini- senza alcuna occupazione permanente dello spazio demaniale.
Il contenzioso si gioca proprio sul limite dello spazio demaniale, la cui linea di confine sarebbe mutata a causa dell’erosione costiera e la cui definizione è appannaggio della Capitaneria di Porto.