PUGLIA – E’ allarme stangata sulle vacanze di chi deciderà di spostarsi in automobile per raggiungere le località di villeggiatura. Sugli aumenti di benzina e diesel, Assoutenti che ha realizzato una “mappa ” con i distributori più cari d’Italia , ha lanciato l’allarme. L’associazione evidenzia che la benzina in modalità servito, ha già sfondato quota 2,5 euro al litro su diverse tratte autostradali italiane , mentre sulla rete urbana ed extraurbana sono già diversi i distributori che praticano listini superiori a 2,3 euro al litro.
Ed in Puglia i prezzi massimi sono tra i più alti d’Italia (secondo le rilvazioni eseguite tra il 27 ed il 28 luglio). Nella rete extraurbana ed urbana, ad eccezione delle autostrade, si viaggia tra 2,337 euro e 2,397. Va peggio solo in Calabria, Veneto, Toscana e Sicilia.
Rincari in questo momento concomitanti ad una domanda di carbuiranti ai massimi , con le partenze per le vacanze, gia iniziate, per milioni di italiani.
Si supera la soglia dei 2,5 euro sulla A14 Bologna- Bari – Taranto, con 2,529 euro al litro di costo per la verde e 2,399 per il diesel.
L’associazione denuncia: in soli due mesi il gasolio è aumentato del +5,6%, la benzina del +4,9% e chiede al Governo di intervenire sulla formazione dei prezzi.
Dal primo agosto, intanto, per i gestori delle stazioni di servizio, scatta l’obbligo di mettere ben in vista non solo i costi del proprio impianto, ma anche quelli medi nazionali, per favorire il confronto da parte degli utenti.
E quello che preoccupa è ovviamente l’impatto dei rincari sull’inflazione.
I dati Istat a luglio fanno già registrare per la Puglia un aumento del 10,7% per i prezzi dei prodotti alimentari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E gli uteriori rincari spingeranno i prezzi della verdura, ad esempio, ad aumentare del 20 per cento.