Attualità

Poco personale, troppi turisti: al vaglio della Regione gli accorpamenti dei reparti nelle Asl

BARI – L’estate incombe, l’arrivo dei turisti di conseguenza anche, ma la coperta è sempre più corta. Si tenta di schivare l’inevitabile ma in alcuni casi non sarà possibile. Direttori generali a rapporto in Regione per capire come tarare i piani d’emergenza così da non lasciare reparti sguarniti di personale e pazienti in attesa di assistenza.

Sul tavolo, la gestione dei posti letto, gli accorpamenti funzionali e il ricorso a prestazioni aggiuntive, strumenti utili a garantire la continuità delle prestazioni assistenziali delle strutture regionali

Nessuna criticità particolare, assicura l’assessore alla Sanità Rocco Palese. Ma la situazione più complessa resta quella di Brindisi, al punto che il commissario straordinario Giovanni Gorgoni in riunione si è presentato con il piano lacrime e sangue. Il reparto di Pediatra dell’ospedale di Francavilla Fontana sarà accorpato a Brindisi. Chiuderà, al Perrino, anche l’Utin, i piccoli pazienti dunque saranno trasferiti fuori provincia. A Francavilla rimangono solo Ortopedia e Chirurgia. Chiudono anche tre punti di primo intervento: Ceglie, Cisternino e San Pietro Vernotico.

Poco trapela sulle proposte delle altre Asl. Lecce – a quanto si è saputo – ha chiesto di poter concentrare le risorse dei punti nascita minori – come Scorrano – a quello di Lecce. Ma – trapela dalla riunione – si è scontrato con il no secco dell’assessore che ha rigettato la proposta. Piccole modifiche ci saranno, insomma, in tutte le Asl ma se ne capirà di più nei prossimi giorni.

Una riunione “proficua” per Palese per valutare le azioni poste in essere per fronteggiare l’emergenza estiva e, dunque, la capacità del sistema di rispondere alle esigenze assistenziali, che certamente in questo periodo aumenteranno anche per il numero elevato di turisti che verranno in Puglia. “Non ci risultano situazioni particolarmente critiche – ha concluso l’assessore – fermo restando la garanzia del costante monitoraggio della situazione da parte del Dipartimento salute“.

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