BRINDISI – I guai per i dipendenti delle società partecipate della provincia di Brindisi non riguardano soltanto la Santa Teresa. Anche a Palazzo di Città, infatti, si attende con ansia di conoscere i numeri del bilancio 2022 della Brindisi Multiservizi da cui dovrebbe emergere una perdita non inferiore al mezzo milione di euro. In questo caso non dovrebbero esserci problemi legati a fatture non asseverate dalla struttura comunale, bensì uno squilibrio tra i costi ed i ricavi della stessa società dovuto a minori trasferimenti da parte del socio unico e cioè il Comune di Brindisi.
Anche in questo caso, così come per la Santa Teresa, probabilmente sarà possibile spalmare la perdita sui prossimi esercizi annuali, ma è evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione che dovrà essere immediatamente affrontata dalla nuova Amministrazione Comunale. Anche in passato ci si è trovati spesso di fronte a situazioni simili e si è provveduto a votare un ripiano delle perdite. Una scelta rischiosa che potrebbe determinare anche responsabilità personali da parte dei consiglieri comunali visto che la Corte dei Conti è molto attenta a valutare scelte di questo tipo. A meno che, ovviamente, non ci sia un concreto piano di rilancio della società.
A dire il vero, l’amministratore unico della Multiservizi Palasciano ha provato in più occasioni a discuterne in assemblea con l’ex sindaco Rossi, ma tutto è stato vanificato dall’assenza dell’ente socio.
Oggi, però, una soluzione non più rinviabile e dovrà assumerla chi ha il compito di programmare il futuro della partecipata, possibilmente basato su scelte coraggiose e forse anche dolorose.
Staremo a vedere, comunque, cosa accadrà nelle prossime settimane. Tutto questo, però, non può non determinare forti preoccupazioni anche da parte delle organizzazioni sindacali per il futuro occupazionale della società.
Mimmo Consales