TREPUZZI – La giudice Maria Francesca Mariano ha deciso nelle scorse ore: è stata condannata a dieci anni la 39enne di Trepuzzi ritenuta responsabile del sinistro stradale che il 22 giugno del 2019, sulla Casalabate-Trepuzzi, costò la vita ad Andrea Maggio, 24enne di Squinzano. Il Gup Marcello Rizzo, dopo aver rigettato la richiesta di patteggiamento, accolse quella di rito abbreviato avanzata dai legali dell’imputata, gli avvocati Marco e Andrea Pezzuto. La dura sentenza è arrivata nelle scorse ore.
I genitori e la sorella della vittima, costituitisi parti civili con gli avvocati Pierfilippo Centonze ed Elvia Belmonte, nel corso del processo hanno presentato una corposa documentazione, riportando alcuni passaggi fondamentali della consulenza tecnica sull’incidente. Passaggi che avrebbero confermato la responsabilità dell’imputata in quel sinistro mortale.
Il giorno della tragedia Andrea Maggio, studente universitario di Medicina, a bordo della propria motocicletta si è scontrato frontalmente contro un’utilitaria, guidata dalla trepuzzina. Il violento impatto ha sbalzato il ragazzo dal mezzo, provocandogli gravi lesioni. Trasportato in codice rosso in ospedale, morì in Rianimazione dopo due giorni di agonia. La donna, secondo le indagini, in quel momento aveva invaso la corsia opposta, rendendo inevitabile l’impatto.
I suoi legali sono pronti ad impugnare la sentenza in Appello.
E. FIO