Di gestione dei rifiuti nella nostra regione, a rischio implosione per mancanza di impianti e di programmazione, si è parlato ieri a Controvento, il talk di approfondimento del giovedì sera di Telerama. Ma anche dell’ipotesi di una nuova società pubblica regionale.
Dibattito acceso fra sindaci, imprenditori del settore ambientale ed esperti di diritto amministrativo – ieri a Controvento, il talk del giovedì sera di Telerama condotto da Cesare Vernaleone e Walter Baldacconi – sul tema spinoso della gestione rifiuti. Al confronto è mancata la Regione, per declinato invito dell’assessora all’ambiente Maraschio e del direttore AGER Grandaliano.
Chiudere il ciclo dei rifiuti: un’utopia che il Piano regionale approvato a dicembre 2021 ha disegnato sulla base di dati non realistici sui livelli di raccolta differenziata e sul numero degli impianti a disposizione, molti da realizzare o in esaurimento. Il sistema regge solo grazie agli impianti privati – i cosiddetti “impianti minimi” – obbligati a destinare ampie volumetrie ai rifiuti indifferenziati che provengono dai comuni pugliesi, a tariffe di conferimento inferiori rispetto a quelle di mercato.
Emblematico il caso Grottaglie: una discarica per rifiuti speciali che accoglieva spazzatura da tutta Europa, in continua ri-profilazione altimetrica fino a creare una montagna di rifiuti grazie ad un sistema di mazzette scoperchiato da un’inchiesta giudiziaria.
Ora, all’orizzonte, si profila la costituzione di una newco regionale per completare il ciclo dei rifiuti: una società pubblica costituita da AGER con l’acquisizione del 40% di ASECO del gruppo Acquedotto Pugliese. Ma molti sindaci lamentano la mancata condivisione di un percorso avviato nel 2019 e poi arenato, salvo essere ripreso in tutta fretta per evitare la scadenza del 30 marzo, termine ultimo per poter costituire soggetti pubblici partecipati dai Comuni.
L’ipotesi di società pubblica regionale non piace a Confindustria e sul metodo di costituzione della newco regionale alza la voce il gruppo regionale Fratelli d’Italia.
