Continua il batti e ribatti di decisioni che gravitano intorno alla presenza dei tifosi del Lecce, residenti in provincia di Lecce, nella gara con l’Inter che si giocherà a Milano, domenica alle ore 18.00.
Un decreto prefettizio nei giorni scorsi aveva vietato la vendita dei tagliandi per la gara ai residenti in provincia di Lecce.
La decisione aveva sollevato un vespaio di polemiche anche e soprattutto perché giunta dopo che era stata aperta la vendita dei tagliandi. In molti infatti avevano già acquistato il biglietto per assistere alla partita ma anche prenotato aerei e treni per raggiungere Milano. Un danno economico oltre alla beffa dunque per i tifosi ma anche un danno al sistema calcio che impone il divieto ai tifosi di seguire la propria squadra del cuore.
A seguito del provvedimento del prefetto, L’Unione sportiva Lecce si è attivata senza grandi clamori mediatici per poi comunicare quasi a sorpresa di aver proposto un ricorso al Tar Lombardia avverso il decreto del Prefetto di Milano che ha vietato la trasferta, ai residenti di Lecce e provincia. E quindi con decreto monocratico n. 234 del 2023, il Tar Lombardia ha accolto l’istanza cautelare proposta dall’Us Lecce decidendo di sospendere il decreto prefettizio, quindi trasferta nuovamente aperta ai tifosi del Lecce. La gioia dei tifosi però è durata poco.
Incredibilmente però questo “qui quo pro” continua perché è arrivata un’altra notizia che riapre la questione lasciando nel dubbio i tifosi giallorossi e mortificando la loro passione oltre che il loro portafogli.
Il prefetto di Milano, dopo aver appreso della sospensione del precedente decreto, ha chiesto al Tar Lombardia la revoca del decreto con il quale lo stesso Tribunale ha riaperto la trasferta a tutti i tifosi. Tutto questo motivato da un nuovo documento della Digos di Bergamo che porta la data del 3 marzo 2023.
Dunque nell’incertezza del tempo che passa, attendendo la decisione del Tar anche sulla richiesta di questa revoca, i tifosi del Lecce non sanno se possono partire.
