Sanità

Ispezione in ospedale di Pagliaro: “Pronto soccorso al collasso, servono posti letto e personale”

COPERTINO – Verificare e toccare con mano pro e contro della sanità locale per proporre soluzioni, è questo l’obiettivo del tour ispettivo nelle strutture sanitarie della Asl Lecce del consigliere regionale Paolo Pagliaro.
Stimolato dalle richieste dei cittadini dopo essere stato a Gagliano del Capo presso il presidio territoriale, a distanza di pochi giorni ha raggiunto l’Ospedale di Copertino, il secondo della provincia per numero di accessi. Proprio qui erano state segnalate gravi criticità constatate di recente come l’abbandono di un paziente anziano per ben due giorni e due notti su una barella in corridoio, in mancanza di un posto letto. Quell’uomo non c’è più, e la condizione disumana in cui è stato costretto a vivere le sue ultime ore è inaccettabile per un Paese civile.
Nella visita il consigliere ha potuto constatare il grande spirito di servizio e sacrificio ed il tenace attaccamento all’ospedale di Copertino da parte del personale, ha anche assaggiato, come sempre nel corso delle sue ispezioni, il cibo che viene servito ai pazienti, constatandone la buona qualità.
Diverse le criticità evidenziate nel corso dell’ispezione, tutti i reparti necessitano di maggiore personale, medici, infermieri, oss. Nel pronto soccorso i pazienti restano accampati in spazi assolutamente insufficienti e inadeguati, per giorni e notti in condizioni disumane. Occorrono altre barelle per accogliere i pazienti, anziché farli stazionare a bordo delle ambulanze all’ingresso. Servirebbero un ecografo e almeno due ventilatori polmonari portatili, in sostituzione di quelli rotti. Il pronto soccorso è sovraccaricato perché i mezzi del 118, se non trovano posto a Lecce, convergono su Copertino come se fosse un ospedale complesso dotato di terapia intensiva e attrezzato per tutte le urgenze, mentre si tratta di un ospedale di base. Sarebbe invece più opportuno dirigersi a Scorrano o Gallipoli, dotate di ospedali di primo livello. Alla struttura di Copertino accedono pazienti con patologie che non possono essere curate in loco, e che si è costretti a trasportare altrove a bordo di ambulanza, sguarnendo il già magro organico di infermieri dell’ospedale, con perdite di tempo prezioso. La media di accessi è di circa cinquanta persone al giorno, a cui si aggiungono i dieci-quindici del giorno precedente in attesa di ricovero. Il personale è sotto stress e, nonostante l’impegno quasi eroico, rischia di commettere errori.
Non è migliore la situazione in radiologia dove occorrono una Tac, un Rx telecomandato e almeno due ecografi. Il reparto di Osservazione Breve Intensiva (OBI) potrebbe diventare reparto di Terapia Intensiva Post Operatoria (TIPO) ma mancano i parametri per l’accreditamento pur essendoci i macchinari. Cardiologia, è un reparto che funziona molto bene, anche grazie alla alta professionalità di medici e paramedici, ma si avverte l’esigenza di una apparecchiatura per il test cardio polmonare. Nell’unità di chirurgia semplice e nella sala operatoria non possono essere eseguiti interventi complessi ma solo operazioni di ortopedia, ernie inguinali, appendiciti… dal momento che non ci sono terapia intensiva e rianimazione. Il paradosso è che sono state donate da anni apparecchiature rimaste inutilizzate per mancanza di personale e di spazi adeguati.
L’ambulatorio di oculistica è un’isola felice: nell’ambito della programmazione regionale è stato individuato come polo di riferimento per l’Asl Lecce per la diagnosi e la cura della maculopatia, con l’assegnazione di un oculista territoriale che effettua consulenze oculistiche per i degenti dei reparti. Ad ortopedia solo uno dei quattro medici in organico è reperibile di notte, quindi in sua assenza il paziente dev’essere trasferito a Lecce con l’ambulanza del pronto soccorso e infermieri a bordo. La penuria di personale è cronica, con sovraccarico di lavoro sull’unico oss in servizio, su cui grava il compito di accompagnare i pazienti nei reparti di degenza e di portare i campioni in laboratorio. La somma di tutte queste criticità, riconducibili alla insufficienza di camici bianchi e verdi e alla difficoltà strutturale di sostenere la mole di lavoro, determina il rischio di esaurimento per il personale in servizio, e inefficienze che si ripercuotono sui pazienti. Resta l’interrogativo sul futuro dell’ospedale di Copertino, che dovrebbe invece diventare un punto di riferimento all’interno della rete sanitaria provinciale, anche in ragione del suo ampio bacino di utenza. Di tutto questo il consigliere regionale Pagliaro chiederà conto ai vertici della sanità regionale e locale nell’audizione di cui farà subito richiesta in Commissione Sanità del Consiglio regionale.

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