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Ecco cosa succederà se Ryanair andrà via dall’aeroporto di Brindisi

BRINDISI – Aeroporto del Salento a rischio a causa di scelte che poco hanno a che fare con il traffico aereo. Un vettore internazionale di grande importanza come Ryanair, infatti, minaccia di abbandonare tutti gli scali dove è stato introdotto un aumento della tassa di imbarco per far fare incassi ai comuni di riferimento. E Brindisi compare proprio in questa lista a seguito del provvedimento assunto dal consiglio comunale che aumenta questa tassa di un euro per quest’anno e di due euro a partire dall’anno prossimo.
Attualmente Ryanair garantisce numerosi collegamenti giornalieri con Bergamo, Bologna, Roma, Pisa, Genova e Milano a cui si aggiungono i collegamenti internazionali ed un considerevole aumento dell’offerta durante la stagione estiva.
Si tratta di un elemento di ricchezza per l’intero Salento, visto che proprio grazie ai voli si sviluppano turismo ed economia. Ecco perché bisogna intervenire prima che sia troppo tardi. Lo sostiene a gran voce il capogruppo in consiglio regionale della Puglia Domani e leader del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro, il quale chiede a gran voce – come del resto aveva fatto già a luglio dello scorso anno – un intervento di Aeroporti di Puglia per scongiurare conseguenze negative sullo scalo brindisino.
La decisione assunta dal Comune di Brindisi – commenta Pagliaro – condanna l’aeroporto del Salento ad una emarginazione perché le compagnie sceglieranno scali più convenienti.
Si va purtroppo nella direzione opposta, insomma, alla politica di incoming che sarebbe necessaria e che proprio Pagliaro invoca da sempre per promuovere l’Aeroporto del Salento. Ecco perché di fronte a questa scelta ottusa non si può restare inermi. Da qui la richiesta di intervento da parte della società di gestione degli aeroporti pugliesi che ha il dovere – conclude Pagliaro – di governare le politiche di sviluppo di ogni scalo, in modo da renderlo più attrattivo e appetibile.

Mimmo Consales

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