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Edifici pubblici più green: dal mite fondo perduto per la riqualificazione energetica delle pa

Fondo perduto 100% dal Mite per riqualificare dal punto di vista energetico gli edifici pubblici e renderli più green.

Ridurre il consumo di energia è una sfida sempre più attuale, soprattutto negli edifici pubblici. Ad oggi, molti quelli ancora energeticamente inefficienti, che ancora non utilizzano energia prodotta da fonti rinnovabili e dotati di impianti di condizionamento obsoleti.

La Pubblica Amministrazione è uno dei maggiori consumatori di energia in Italia. Complessivamente, secondo la Consip, le pubbliche amministrazioni sono soggette a spese annuali legate all’energia per oltre 7,5 miliardi di euro.

Tra le principali voci che incidono sul bilancio energetico oltre all’illuminazione e ai vari macchinari da ufficio, la ventilazione e il condizionamento.

Nelle scuole, ad esempio, i generatori termici sono generalmente obsoleti e presentano bassi rendimenti stagionali, spesso sono sovradimensionati ma non riescono ad assicurare temperature adeguate. Non è generalmente prevista, inoltre, la regolazione della temperatura a zona (nel 61% dei casi esiste un solo sistema di regolazione per l’intero edificio) e le tubazioni sono in pessimo stato di conservazione.

Per promuovere e incentivare l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, gli interventi di riqualificazione e le ristrutturazioni a fine energetico negli edifici pubblici come comuni, enti e scuole esistono grandi possibilità di efficientamento, scegliendo le giuste tecnologie e usufruendo degli incentivi statali appositamente dedicati.

Altre misure specifiche per le pubbliche amministrazioni sono il Conto Termico 2.0, che prevede dei bonus con un valore che arriva fino al 65% della spesa sostenuta per l’efficienza energetica e l’energia rinnovabile, e l’ “Avviso C.S.E. 2022 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica”: contributi a fondo perduto riguardanti la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle amministrazioni comunali.

“Un comparto su cui intervenire per quanto concerne l’efficientamento energetico è proprio quello dell’edilizia pubblica, il settore più energivoro del nostro Paese. La riqualificazione può davvero fare la differenza per raggiungere i prossimi obiettivi di decarbonizzazione ed efficienza energetica previsti dall’Unione europea con il Regolamento 2022/1369 del 5 agosto 2022. Per affrontare la crisi climatica e la crisi dei prezzi dell’energia è necessario occuparci in primis proprio delle performance energetiche delle nostre case, attività commerciali e produttive, delle scuole, degli ospedali e degli edifici pubblici, definendo un percorso efficace per tagliarne i consumi e le emissioni” afferma Stefano Mazzotta, Ceo ed Energy manager di Procom srl.

Tra le prime azioni sicuramente la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con tecnologie efficienti quali generatori a condensazione, pompe di calore e l’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling e sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. L’impiego di questi sistemi comporta una riduzione consistente delle emissioni di CO2 in atmosfera.

Per quanto concerne la corretta gestione energetica, ci sono anche delle specifiche figure professionali, veri e propri “esperti di energia”: gli energy manager, in grado di supportare la PA nell’individuare e nell’applicare tutte le azioni ritenute necessarie per gestire al meglio l’energia e ridurre i consumi. “Poter contare su una figura di questo tipo assicura differenti vantaggi per la PA, come la riduzione dei costi per i consumi energetici e l’individuazione di adeguate misure per favorire l’efficienza energetica” spiega Mazzotta.

“Con il sempre più elevato numero di installazioni di pompe di calore e sistemi ibridi a servizio di riscaldamento, raffrescamento e soprattutto acqua calda sanitaria ormai è bene affidarsi ad aziende specializzate in engineering e project management di sistemi elettrici, elettronici e meccanici per ottenere una perfetta sintonia di funzionalità con il nuovo generatore (pompa di calore e/o sistemi ibrido), in grado di consigliare il più corretto e funzionale ma soprattutto in base alle specifiche esigenze. Tutto questo rende di fondamentale importanza ricercare sul mercato aziende certificate e di alta specializzazione con un’offerta total solution provider dedicata ai settori residenziale, commerciale e industriale” precisa Mazzotta.

“Nella scelta degli interventi, soprattutto impiantistici, è necessario considerare esigenze e funzionalità tipiche di questi edifici: basta pensare agli ospedali, alle scuole o ai grandi comuni, che hanno necessità di illuminare, riscaldare e ventilare gli ambienti in modo completamente differente rispetto a quanto avviene in un edificio residenziale. Dovranno essere considerati prevalentemente interventi sulla produzione di energia termica, che rappresenta la quota maggiore dei consumi. Proprio per questo i principali produttori di impianti hanno studiato soluzioni su misura per efficientare al massimo i consumi energetici di questi grandi spazi per la climatizzazione, l’illuminazione e la ventilazione” conclude Mazzotta.

Il fondo Mite è uno dei principali stanziamenti che permette di raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica europei e nazionali prefissati per il 2030.

Una vera occasione per gli enti pubblici per ottimizzare i costi di gestione a beneficio dell’ambiente e del territorio.

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