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Bonus, effetto boomerang: “sfuggiti di mano” e il settore edile arretra

LECCE – Tra le urgenze segnalate dal settore edile, che in provincia di Lecce è quello a soffrire maggiormente in tutto il Salento, c’è la questione bonus.

“È stata sicuramente una misura proficua per il rilancio del settore, ma – tuonano da Confapi Lecce – evidentemente è poi sfuggita di mano se a fronte di crediti ingenti maturati dalle imprese, allo stato attuale banche e Poste italiane hanno di fatto bloccato i pagamenti”.

È una delle chiavi di lettura di un dato per nulla incoraggiante fotografato dall’Osservatorio edile della provincia di Lecce, promosso da Confapi con la Camera di Commercio locale. I primi dati sull’andamento di edilizia pubblica e privata di questa provincia, collezionati dal data analyst Davide Stasi, sono sufficienti a restituire un trend preoccupante.

Per quanto riguarda il settore pubblico, è stato sinora monitorato un campione rappresentativo di bandi di gara. Ebbene nel 2022 solo il 10,2 per cento del totale di quei bandi è giunto ad aggiudicazione definitiva, mentre l’1,5% degli appalti è andato deserto. Emblema di quanto i bandi non tengano conto della crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime. Di fatto, per i due terzi delle gare, è utilizzato il criterio del prezzo più basso.

Per quanto riguarda la natimortalità delle aziende poi, si registra sino a settembre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, una piccola contrazione del numero delle imprese edili.

 

https://www.youtube.com/watch?v=NC43xG92lsI

 

 

 

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