SECLÌ – Era circa l’una di notte quando è stato dato l’allarme ai vigili del fuoco: un’auto era avvolta dalle fiamme. È successo a Seclì in via Piave e la vettura oggetto dell’attentato incendiario -perché la natura dolosa è certa- è di un assessore comunale.
Mentre i vigili del fuoco domavano le fiamme, sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Aradeo e quelli del Radiomobile della Compagnia di Gallipoli. L’assessore è Alfonso Greco, 44enne militare del settimo reggimento Bersaglieri di Altamura. Ha le deleghe a Bilancio, Ambiente e Sport nell’amministrazione comunale secliota, eletto con la lista “Al servizio di Seclì”. Nessuno è rimasto ferito nell’incendio che, grazie all’intervento tempestivo dei pompieri, è stato circoscritto alla parte anteriore, comunque distrutta dal fuoco, della Fiat Croma dell’assessore.
Le indagini dei carabinieri, al momento, non escludono alcuna pista. Bisogna stabilire se chi ha agito l’abbia fatto per ragioni legate all’attività politica del militare. Poco dopo e poco distante, un’altra auto è andata in fiamme. In via Montebello, sempre a Seclì, i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme che hanno bruciato la Fiat Panda di un pensionato del posto, il cui cognome è Greco, ma non ha alcun legame di parentela con l’assessore. Si indaga sulle cause di questo secondo rogo.
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