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Bollette da mezzo milione: si spegne la catena “Caroli Hotels”. In 300 a casa

SALENTO – “Gli spropositati ed insostenibili costi, che hanno eroso totalmente i margini di profitto, rendono impossibile garantire il proseguimento dell’attività“. Così, in una lettera indirizzata alla Prefettura di Lecce, il direttore della storica catena “Caroli Hotels”, Attilio Caputo, comunica lo spegnimento delle cinque strutture alberghiere salentine, tre a Gallipoli e due a Leuca.

Siamo rammaricati del disservizio che creeremo ad Ospiti, Partner e Fornitori – si legge nella comunicazione ufficiale – nel ringraziare ulteriormente i nostri Collaboratori, che saranno ahimè i primi ad essere penalizzati dalla situazione determinatasi, ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa far ricreare le condizioni per una riapertura”. Sono 275 i dipendenti che, a seguito dell’amara decisione, resteranno a casa. Prima di arrivare ad un passo così estemo, la Catena alberghiera fa sapere di aver fatto ricorso “alle opportunità offerte dal sistema creditizio e all’implementazione di impianti fotovoltaici, la cui installazione – precisa però il manager – non è stata ancora autorizzata” .

La nota catena alberghiera era in attività dal 1966: alle spalle più di mezzo secolo di storia che, scontrandosi con il caro energia, subisce ora una battuta d’arresto. Basti pensare che nel solo mese di agosto quelle bollette, complessivamente, ammontano a mezzo milione di euro.

Da qui la decisione comunicata al Prefetto Maria Rosa Trio di “interrompere tutti i servizi alberghieri e di ristorazione per i nuovi clienti, onorando fino a scadenza solo i contratti in essere e quelli già stipulati“.

Partendo da questo caso emblematico, il presidente della sezione leccese di AssoHotel, Giancarlo De Venuto, esprime preoccupazione: Invochiamo politiche incisive, non metodi palliativi per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna. Bisogna reagire immediatamente, calmierare i prezzi in maniera sensibile, per evitare – conclude – il rischio di avere i turisti, ma non le imprese dove accoglierli.”

https://www.youtube.com/watch?v=luZRNJ0vsd8

 

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