Attualità

Pesca col cianciolo, una moglie disperata: “Non riusciamo più a vivere”

SALENTO – La razzia continua senza sosta e senza ritegno. Il grosso peschereccio siciliano che da circa due mesi getta le reti da circuizione nei mari salentini è lì e sembra non essere scalfito minimamente dalle proteste dei pescatori salentini.

La tecnica usata per la pesca è una di quelle che non lascia scampo, il cianciolo che permette di insaccare tonnellate di pesci in un colpo solo con il rischio concreto e, a questo punto toccato con mano, di desertificare il mare. Una situazione che ha visto un grido di allarme levarsi forte non soltanto dai pescatori ma anche dalle lor famiglie che sono sempre più in crisi, una crisi insostenibile….

L’economia peschereccia, che da sempre regge e fornisce sostentamento a tantissime famiglie salentine, è in ginocchio e rischia di cadere rovinosamente se non si interviene con decisione. Non si può giocare con la vita di tanti pescatori e le tante famiglie legate ad un comparto che merita tutela.

Il grido di allarme è preoccupante e merita attenzione e risposte. Quelle stesse risposte che il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha chiesto all’assessore Pentassuglia, che in risposta alla sua interrogazione sul tema assunse impegni precisi a garanzia dei pescatori e del mare del Salento. E’ evidente che serve un’azione più decisa e risolutiva”. Applicare regole più severe sulla località di esercizio, i periodi di tempo e il tipo di strumentazione per la pesca, a tutela dei mari e delle centinaia di famiglie salentine che vivono di questa attività. Queste sono le richieste che meritano risposte.

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