LECCE – La Corte di Cassazione Civile si è pronunciata definitivamente sulle elezioni del 2015 dei delegati leccesi dell’Ente Previdenziale dei Consulenti del Lavoro confermando il ribaltamento del risultato.
In quell’occasione il Presidente dell’Ente proclamò quali membri eletti non solo il candidato più suffragato, Antonio Lezzi, ma anche Antonio Coluccia, nonostante quest’ultimo avesse ottenuto 46 voti a fronte delle ben 79 preferenze tributate alla professionista Francesca Capoccia.
Tale decisione era stata oggetto di impugnazione innanzi al Tribunale Civile di Roma da parte degli avvocati Mario Esposito e Carlo Ciardo per le consulenti del lavoro Francesca Capoccia e Annarita Mastria
La competizione elettorale, difatti, si era svolta sulla base di un sistema elettorale fondato sul voto di preferenza tributato al singolo candidato, a prescindere dalla lista nella quale era inserito e non invece su un sistema caratterizzato dal “voto di lista”. Una tesi accolta oggi dai giudici della Corte di Cassazione, i quali hanno affermato che “la normativa elettorale all’epoca vigente delineava un sistema elettorale maggioritario e non un sistema “per liste”, essendo la presentazione di queste una mera eventualità e non un requisito imprescindibile al fine del corretto svolgimento delle elezioni”