BARI – Seimila tra stabilizzazioni e assunzioni. La sanità cerca di tirare fiato dopo l’ennesimo pericolo di vedere svuotare i reparti dopo i rinforzi della pandemia.
La delibera di assunzione è stata varata dalla giunta regionale e scandisce un percorso che durerà tre anni. Si attingerà dalle graduatorie vigenti nelle Asl per le nuove assunzioni, si procederà con la stabilizzazione per chi è a tempo determinato. Nello specifico, per Lecce significa un’infornata di 1110 professionisti. Nel dettaglio: 684 sono infermieri, 104 dirigenti medici, 8 laureati e 3 specializzandi. Poi ci sono 79 oss, 24 fisioterapisti, 23 ostetriche, 38 radiologi ma ci sono veterinari, farmacisti, professionisti vari nella riabilitazione, biologi, psicologi, anche un assistente religioso.
“Le delibera – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Rocco Palese – arriva dopo un serrato confronto con i sindacati e con le direzioni generali“. Si tratta di indicazioni operative per una ricognizione analitica del personale in servizio, dopo un censimento delle varie posizioni e delle graduatorie valide. Nei fatti, sono state sbloccate le assunzioni dalle graduatorie vigenti e si darà il via libera alle assunzioni a tempo indeterminato di chi è in servizio e ha maturato i requisiti di legge per la stabilizzazione, anche se assunti per emergenza covid. Una disposizione varata, non ne fanno mistero dall’assessorato, anche per evitare fughe in avanti e difformità di reclutamento.
Le direzioni generali dovranno fornire informazioni omogenee sulle procedure concorsuali bandite ma bisognerà tenere conto dei tetti di spesa vigenti per il personale, assegnati ad ogni Asl e i piani triennali di fabbisogno del personale. Quindi, sarà possibile reclutare i professionisti senza ulteriori autorizzazioni. E per i direttori che non rispetteranno quanto stabilito, scatterà la decadenza. Soddisfatto l’ex assessore e consigliere di Articolo 1, ora nel gruppo Misto, Pierluigi Lopalco, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme sul blocco delle stabilizzazioni. “La decisione assunta – ha detto – va nella direzione da noi auspicata. Essere arrivati a questo risultato segna un passo importante per dare dignità a tanti lavoratori e al contempo accrescere e migliorare la qualità del servizio”.