BARI – “La Regione consenta di riscoprire mio padre, Tito Schipa”. Così Tito Schipa Junior, figlio del grande tenore salentino, ha accolto e dato ancora più vigore alla proposta di legge di istituire una fondazione nel nome e nel ricordo del grande genio musicale leccese.
La proposta, presentata dal capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro e sostenuta dall’ex assessore alla Cultura, Massimo Bray, dal presidente della Regione Michele Emiliano, sottoscritta dal presidente della VI Commissione Donato Metallo e dal vicepresidente del Consiglio Cristian Casili, ora dovrà solo sbarcare in Consiglio per l’approvazione finale dopo il lungo iter nelle commissioni competenti.
Per Tito Schipa junior audito in commissione, e per l’intera famiglia, questa fondazione è un passo importante per loro, certo, ma anche per l’intero territorio che così potrà conoscere nel profondo la storia e l’importanza del grande artista. Famoso e valorizzato nel mondo, non lo è completamente in casa propria. Si pensi al piccolo museo esistente ad Utrecht e non ancora nella sua Lecce, mentre a Los Angeles sta per essere apposta la famosa stella sulla “Walk of Fame”. “La Puglia, ha continuato Schipa, sta perdendo la possibilità di riscoprire la memoria di una persona importante a livello internazionale dapprima tramite un museo e poi con una fondazione. Un museo, che sorgerebbe all’interno del liceo musicale tanto voluto dal tenore e per cui da almeno 52 anni non riesce a vedere la luce”. La famiglia, dunque, ha messo a disposizione tutto il possibile per la fondazione, compresa la possibilità di acquisire, da parte della Regione, i cimeli e i vestiti di scena.
Per il proponente della legge, il presidente del gruppo La Puglia Domani Paolo Pagliaro, l’intervento della famiglia del tenore è stato illuminante. “Un mito, quello di Schipa, – è il commento di Pagliaro – che Lecce rischia di perdere, visto che ancora non esiste una “casa” di Tito Schipa: più di un museo, un luogo di cultura a lui dedicato che metta in vetrina cimeli e ricordi, e che promuova la cultura musicale con iniziative e concorsi. Tutto questo è già scritto nella mia proposta di legge, e sarà poi definito nello statuto della costituenda Fondazione”. “I cimeli di cui la famiglia chiede l’acquisizione -ha proseguito il proponente della legge – sono una trentina di costumi di scena, spartiti, documenti e oggetti del camerino di Tito Schipa. Finalmente è stata compresa l’importanza mondiale di questa figura straordinaria e del patrimonio che ha lasciato in eredità alla famiglia e alla sua Lecce”. Ora, dunque, si attende solo il via libera del Consiglio regionale.