SALENTO – Non sussiste più alcun obbligo per i candidati di concorsi pubblici di dichiarare l’esistenza a proprio carico di decreti penali di condanna. È quanto ha stabilito il TAR Lazio con una sentenza delle scorse ore, in merito ad una vicenda riguardante un salentino. L’uomo era stato escluso dalla graduatoria finale degli idonei di un concorso indetto dall’INPS per non aver comunicato la condanna.
Con questa pronuncia il TAR Lazio, alla luce della nuova normativa, ha mutato il proprio orientamento giurisprudenziale in materia di concorsi pubblici, accogliendo le tesi dell’Avv. Alfredo Matranga e annullando il provvedimento di esclusione.
Per il Giudice Amministrativo, dunque, non sussisteva in capo al candidato un obbligo dichiarativo all’atto della presentazione della domanda di partecipazione al concorso nei sensi prospettati dall’Amministrazione, tenuto anche conto, più in generale, che con la legge n. 732/1984 è venuto meno, tra le condizioni di accesso al pubblico impiego, il requisito della buona condotta che di norma si riteneva pregiudicato dalla presenza di condanne penali.
Il candidato, a seguito della sentenza, dovrà quindi essere riammesso nella graduatoria finale degli idonei approvata dall’INPS.
Giorgia Durante