LECCE – Una barca a vela per scrutare il mare, per guardare verso orizzonti lontani. Per accrescere il senso di responsabilità, per educare alla legalità. Il nome del progetto – finanziato dalla Regione Puglia attraverso il Fesr–Fse 2014-2020 dell’Avviso pubblico “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie” – s’intitola “Teniamo la rotta”. Un nome che richiama proprio il mare, un contesto socio-educativo capace di produrre una rottura con il quotidiano e che attraverso l’uso della barca a vela (un bene confiscato alla mafia) diventa mediatore educativo.
Al progetto – realizzato dalla Comunità di Capodarco – prenderanno parte settanta ragazzi dell’Istituto Comprensivo Polo 2 Galatone e Seclì. Il primo appuntamento è in programma lunedì 16 maggio al porto di Gallipoli. Fino a giovedì 19 gli studenti si alterneranno sul natante per apprendere le competenze necessarie e sviluppare adeguati processi di apprendimento.
La barca a vela confiscata dalla mafia prenderà il largo dal 6 al 9 giugno prossimi. Per gli studenti sarà l’occasione per esprimersi liberamente, con il proprio vissuto, saggiando le competenze acquisite e gli apprendimenti maturati sul piano emotivo, sociale, corporeo e cognitivo.
Il progetto è stato presentato oggi a Palazzo Adorno