Ambiente

Off shore, sindaci delusi: serve soluzione alternativa

Delusione, amarezza, qualcuno dice di comprendere pure le esigenze della transizione ecologica, ma comunque anche i più “moderati” sperano ancora in una soluzione alternativa. Affossata in consiglio regionale la mozione Pagliaro, con annesso emendamento approntato dagli assessori Delli Noci e Maraschio con lo stesso Pagliaro -emendamento che avrebbe avuto un largo consenso-, l’aula, di fatto, non si è pronunciata sul progetto di mega parco eolico al largo della costa da Otranto a Leuca.

Le reazioni dei sindaci.

Quello di Otranto Piepaolo Cariddi parla del

“Solito sistema per non decidere. Tutti siamo convinti che sia necessario attivare nuove forme di energia rinnovabile -dice- nessun dubbio, ma come sempre ci sono luoghi in cui si può fare e altri in cui si trasformano in detrattori per la qualità dei luoghi e per la dimensione dei progetti. Una politica seria pianifica e decide dove e come farli. La politica del Ponzio Pilato non ha mai pagato”.

Da Castro, Luigi Fersini dice di essere rimasto “Personalmente contrariato. Avevo molta fiducia nel pronunciamento favorevole del consiglio regionale alla mozione. Non mi ha fatto piacere quanto accaduto e comunque noi andiamo avanti e non tralasceremo nulla”.

“È un peccato che davanti a una problema così importante -dice il primo cittadino di Santa Cesarea Terme, Pasquale Bleve- i consiglieri regionali non si siano espressi. Noi, come Santa Cesarea e luoghi limitrofi, continueremo a sostenere le nostre tesi e a difendere la bellezza del nostro territorio”.

“Avevamo avuto un incontro con Emiliano -ricorda il sindaco di Tricase, Antonio De Donno- e attendevamo un altro incontro di una delegazione di sindaci con la ditta in questione per entrare nel merito del progetto, ma siamo ancora in attesa. Certo che, al netto dell’esigenza di guardare lo skyline in un certo modo, le esigenze energetiche richiedono tutt’altro. Ma speriamo in una soluzione alternativa”.

“Abbiamo amministratori regionali che nascondono la testa sotto la sabbia e non hanno il coraggio di uscire allo scoperto, il coraggio di dire sì o no”. Così il sindaco di Diso, Salvatore Coluccia: “Il progetto è già deciso -dice- il ministro già a novembre aveva incontrato le ditte. Noi facciamo una battaglia contro i mulini a vento. Come sindaci non siamo contro l’off shore, però che sia a distanze regolamentari, non così impattanti”.

Dello stesso avviso, il primo cittadino di Castrignano del Capo, Franco Petracca:

“Ancora una volta, l’intero consiglio è diviso anche all’interno della stessa maggioranza, prevalgono interessi diversi, c’è chi si è rassegnato. Capisco che in un periodo di guerra come questo si debba fare una scelta, anche se possiamo pagarla a caro prezzo in termini di turismo e salvaguardia del territorio e la transizione energetica è in atto già da tempo, ma spero si trovino siti a minore impatto. A Leuca in particolare, ci troveremmo di fronte circa 100 pale eoliche che deturperebbero l’intero territorio. Noi viviamo di turismo, non abbiamo un’economia alternativa”.

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