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Liste d’attesa: incompleti e negativi gli ultimi dati su Portale Regionale Salute  

PUGLIA- Lacunosa (manca un terzo dei dati) e negativa (con tempi di attesa che, in un caso su quattro, vanno oltre le 72 ore massime previste per visite ed esami urgenti). È l’ultima fotografia sulle liste d’attesa nelle strutture sanitarie pubbliche pugliesi, che emerge dall’analisi dei dati riferiti alla settimana dal 24 al 28 gennaio scorsi. I dati, contenuti in sei tabelle – una per ogni Asl –  riportate sul Portale Regionale della Salute, sono stati elaborati da InnovaPuglia sulla base dei flussi caricati sul sistema Cup, i centri unici di prenotazione.

Compaiono in elenco 69 voci per le diverse prestazioni di esami diagnostici e visite specialistiche, e per ciascuna prestazione viene indicato il tempo medio di attesa rilevato per le quattro classi di priorità: urgente entro 72 ore, breve entro dieci giorni, differibile fra i 30 e i 60 giorni, programmata entro 120 giorni. La priorità viene stabilita dal medico che prescrive la prestazione.

Abbiamo preso in esame dieci prestazioni e ne abbiamo messi a confronto i tempi di attesa per le richieste con priorità urgente (che andrebbero eseguite entro tre giorni) nelle sei Asl pugliesi. Abbiamo scelto sei tra gli esami diagnostici più richiesti – ecografia ginecologica, eco doppler cardiaca, elettrocardiogramma, mammografia bilaterale, risonanza magnetica dell’addome e tomografia computerizzata del torace – e quattro visite specialistiche (prima visita oncologica, cardiologica, neurologica e oculistica).

Quello che emerge dalla tabella che aggrega i dati di tutte le Asl regionali è un tempo di attesa ben più alto delle 72 ore previste per visite ed esami urgenti: addirittura 53 giorni per l’RM addominale, 40 giorni per l’eco doppler al cuore, 33 per la visita neurologica, 31 giorni di attesa per la TC toracica, 25 per la mammografia, tre settimane per la prima visita cardiologica, 17 giorni per l’elettrocardiogramma, 16 per l’ecografia ginecologica, 10 giorni per la prima visita oncologica e 6 per quella oculistica.

Andando poi nello specifico delle Asl, per le tre salentine balza subito agli occhi la mancanza di dati: per l’Asl di Lecce i tempi di attesa per visite ed esami urgenti sono riportati solo per 14 voci su 69, per quella di Brindisi compaiono solo per 15 voci su 69, e per l’Asl di Taranto mancano i dati dei tempi di attesa per 58 voci su 69. Non sappiamo, ad esempio, quanto abbiano dovuto aspettare le pazienti delle province di Lecce, Brindisi e Taranto che hanno richiesto una mammografia o un’ecografia ginecologica. I soli dati indicati riportano tempi di attesa entro i 3 giorni, cioè entro il termine delle 72 ore previste per le visite urgenti, e poi due soli dati oltre: 6 giorni per l’RM dell’addome a Taranto, e 6 giorni per la prima visita oncologica a Brindisi. Ma su metà dei dati è buio.

Se andiamo a guardare le Asl non salentine, i dati ci sono ma non c’è da rallegrarsi, perché fra Bari, BAT e Foggia, solo in dieci casi su trenta viene rispettato il tempo limite delle 72 ore. Per Bari si sfora il tetto dei tre giorni di attesa per nove prescrizioni su dieci, e manca il dato sulla prima visita oncologica. Risaltano i 35 giorni di attesa per una mammografia urgente, e i 54 per l’eco doppler cardiaca. L’Asl di Foggia risulta la più virtuosa, con tempi di attesa entro i tre giorni per otto prestazioni su dieci, mentre su RM addome e TC torace non è dato sapere. Situazione opposta nella Asl di Barletta-Andria-Trani, dove mancano tre dati su dieci, e solo due di quelli riportati sono in linea con il tempo limite, mentre per tre visite specialistiche e due esami diagnostici si va da un minimo di 8 giorni ad un massimo di 80 giorni di attesa.

Dalle liste d’attesa, cartina al tornasole dell’efficienza della sanità pubblica pugliese, emerge dunque un quadro clinico preoccupante da cui bisogna partire per individuare e colmare i punti di debolezza e le carenze dell’assistenza sanitaria. Perché da una visita specialistica o da un esame diagnostico prescritti con urgenza e non eseguiti, può dipendere la vita di una persona.

 

Mariella Vitucci

 

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