AmbienteAttualitĂ 

Masseria Ghetta: faccia a faccia tra sindaci in un consiglio ad hoc?

LECCE – Se le sono mandate a dire a suon di comunicati stampa. E adesso sul progetto della discordia, quello di un impianto di compostaggio a masseria Ghetta, il sindaco di Lecce (che favorevole, tira dritto) e i primi cittadini di Surbo e Trepuzzi (che, contrari, continuano ad opporsi) potrebbero finalmente confrontarsi faccia a faccia.

L’occasione potrebbe essere un consiglio comunale monotematico a Palazzo Carafa, alla presenza dei tre e della commissaria prefettizia del Comune di Squinzano, Beatrice Mariano. Ad invocare il confronto, con urgenza, è oggi il consigliere d’opposizione Gianpaolo Scorrano.

Soltanto lo scorso 6 febbraio, durante la mobilitazione popolare indetta dal Movimento Regione Salento proprio a Masseria Ghetta, i primi cittadini di Surbo e Trepuzzi, Trio e Taurino, hanno rimarcato di essere all’oscuro del progetto, ribadendo un perentorio “no” e preannunciando altre azioni di protesta. Questo sabato le due amministrazioni si incontreranno nel Palazzo Comunale di Surbo per pianificare il da farsi.

Intanto però, come vi abbiamo giĂ  notiziato, il 15 febbraio scorso Ager ha approvato il progetto di fattibilitĂ  tecnica ed economica dell’impianto, assegnato con affidamento diretto alla societĂ  Owac Engineering Company di Palermo il 10 dicembre scorso e che sarĂ  candidato al bando del Ministero della Transizione ecologica, ai fini del finanziamento con fondi Pnrr .

Contestatissimo dai due Comuni del nord Salento confinanti con l’area interessata e ancora blindato, il progetto lascia aperti non pochi interrogativi.

L’area individuata, si ricorderĂ , è la stessa su cui in precedenza è stato presentato un progetto gemello ma privato.

Resta da capire, in attesa di conoscere i dati del progetto pubblico, “se gli studi di fattibilitĂ  e le valutazioni di impatto acustico e odorigeno siano gli stessi allegati al progetto privato presentato dalle societĂ  Calabra Maceri, Geoambiente, Salento Clean Target e Waste ti Methane” rincara la dose Scorrano, che aggiunge: “se così fosse sarebbe scandaloso e preoccupante, proprio per la modalitĂ  di scelta del sito di intervento che, a questo punto, sarebbe stata dettata dal privato stesso in assenza di quel doveroso confronto pubblico che tutti i sindaci delle aree interessate reclamano invano da tempo”.

C’è poi da considerare l’area giĂ  fortemente stressata dal punto di vista ambientale, vicina tra l’altro a strutture ricettive e un asilo nido. C’è poi l’indennitĂ  di esproprio dei terreni, di cui pure vi abbiamo giĂ  parlato: 670mila euro, lontani dai valori medi di mercato desumibili dall’osservatorio del Mercato Immobiliare dell’agenzia delle entrate.

Tanti, dunque, i nodi da sciogliere. Sui quali si reclama chiarezza.

Articoli correlati

Pattinaggio artistico, il Check Up Centre premia la coppia d’argento Calabrese-Tommasi

Redazione

Case minime, Nuzzaci: “Nessuno stop, si sta facendo oggi quanto previsto 15 anni fa”

Redazione

SanitĂ , sos di USB al Prefetto per chiedere lo sblocco delle assunzioni

Redazione

Mascherine a 50 cent “denigrate” dai farmacisti? La denuncia del Codacons

Redazione

Scuola, è deciso: no alla mascherina, se i banchi sono distanziati

Redazione

Guerra pontili, Cariddi a Lezzi: i suoi modelli di sviluppo sono Ilva, Tap e Cerano?

Redazione