SALENTO- Nemmeno la metà degli aventi diritto si è recata alle urne.
La prima giornata al voto si chiude con un’affluenza media nelle tre province salentine pari al 48,56 per cento. Il crollo del dato è di circa 20 punti percentuali rispetto alla precedente tornata anche se nel 2016 si votava in un’unica giornata e, dunque, c’è ancora possibilità di recupero tra le 7 e le 15 di domani.
Alle ore 23, la media nei 21 comuni della provincia di Lecce era del 49,72 rispetto al 68,67 di cinque anni fa.
I comuni più virtuosi sono Sanarica, dove si è recato alle urne il 62,05 per cento degli aventi diritto (nella precedente tornata, alla stessa ora, il 69,57); Diso (con il 59,47 per cento contro il precedente 75,39); Cannole (57,27 per cento a fronte del precedente 79,01). A Nardò si registra il 56,57 contro il precedente 72,27. A Gallipoli, si è recato alle urne il 47,94 per cento degli elettori (cinque anni fa era il 65,08). Il dato peggiore arriva da Taurisano, dove è pari al 38,10 (nel 2016 era del 58,65), e da Ugento, fermo al 39,23 a fronte del precedente 60,31.
Superato il quorum a Caprarica di Lecce, dove è in corsa solo il sindaco uscente Paolo Greco: seggi chiusi con il 51,17 per cento.
Nel Brindisino, dove si vota in solo 4 comuni, l’affluenza alle 23 è stata del 47,99 per cento contro il 69,32 della precedente tornata. Comuni più virtuosi Cellino San Marco e San Pancrazio Salentino, entrambi oltre il 50 per cento, seguiti da Fasano e Cisternino.
Nel Tarantino, dove vanno al voto 9 comuni, alle 23 si è recato ai seggi il 47,97 per cento degli aventi diritto contro il 72,86 della precedente tornata. I dati più alti sono quelli di Torricella (e Monteparano, quelli più bassi Statte e San Giorgio Ionico.
