FRANCAVILLA FONTANA – Ennesima storia di malasanità in provincia di Brindisi. Questa volta ci occupiamo dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, dove da almeno due settimane è fuoriuso l’unica Tac esistente nel presidio. Una circostanza che ha mandato in tilt l’intera attività di radiodiagnostica dello stesso presidio ospedaliero. Il tutto, con grave disagio soprattutto per gli ammalati oncologici dell’area di riferimento del Camberlingo ed anche di quella dell’ospedale Giannuzzi di Manduria, la cui piena operatività è condizionata dal covid.
Chi deve sottoporsi ad una Tac, pertanto, è costretto a raggiungere il Perrino di Brindisi in ambulanza. Si potevano evitare tutti questi disagi? Certamente si! La Tac del Camberlingo, infatti, è una macchina Toshiba Canon acquistata nel 2008 e da febbraio ad oggi si era già rotta altre tre volte.
Dopo circa 13 anni di vita, pertanto, ed anche alla luce di tali episodi, sarebbe stato decisamente più conveniente stipulare un contratto di assistenza tecnica “full risk” ed invece ottusamente si è preferito risparmiare qualche decina di migliaia di euro per poi dover fronteggiare – come nel caso di questi giorni – una spesa (forse ancora da deliberare) di circa 150 mila euro per rimetterla in funzione.
Il tutto, peraltro, con tempi che non possono essere definiti velocissimi, a discapito delle esigenze dei pazienti.
E’ l’ennesima conferma di una sanità pubblica che appare fortemente inadeguata e certamente non comparabile a quella di altre province e di altre regioni.
Ed a rimetterci, come al solito, sono i cittadini più deboli e sfortunati.
