SANTA CESAREA TERME – Il Movimento Regione Salento di Santa Cesarea Terme incalza il sindaco Pasquale Bleve sul progetto di sistemazione dell’accesso alla baia di Porto Miggiano ancora in stand by. A suo avviso, infatti, si gira attorno al tema da un po’ di tempo senza volerlo affrontare, perché i lavori per la messa in sicurezza dell’accesso SONO ARGOMENTO DIFFERENTE da un PIANO DI SICUREZZA dell’AREA per il quale gli stessi amministratori prevedevano nel 2018 un MONITORAGGIO ANNUALE nel Piano comunale delle coste. La mancanza di quel piano – rimarcano dal Mrs – è utilizzata come “pretesto per rimandare i lavori”.
Di questo si è discusso anche nel Consiglio comunale del 27 luglio scorso, a fronte della interpellanza presentata dai consiglieri del MRS Maria Corvaglia, Sergio DeNotarpietro e Ivan Maschio per capire quali fossero le intenzioni dell’Amministrazione, visto che l’ultimo parere mancante, quello dell’Autorità di Bacino (AdB), è stato trasmesso al Comune in data 24 giugno scorso e nel documento si legge espressamente che: “le opere proposte (la sistemazione della scala di accesso e del muretto a secco che delimita l’area) possono essere ritenute ammissibili”. Con la stagione turistica in corso, il sindaco ha ritenuto di rinviare i lavori a dopo l’estate, aggiungendo che nel documento l’Autorità di Bacino raccomandava di “attuare un piano di monitoraggio e controllo dell’area”. Il Movimento ha fatto presente che l’Autorità non vincola l’autorizzazione ai lavori di messa in sicurezza per l’accesso con il piano di protezione civile che è invece legato al monitoraggio continuo della Falesia, previsto già, appunto, nel Piano Comunale Coste adottato nel 2018 e ad oggi non attuato.
