BRINDISI-Sulla scorta di ciò che sta avvenendo ormai da anni nel basso Salento, anche la provincia di Brindisi tenta di intensificare i propri sforzi in campo turistico. A punte di eccellenza rappresentate dalla bellezza dei centri storici e da strutture alberghiere di lusso si contrappongono le lacune delle marine, sia a nord che a sud del capoluogo. Nella zona nord, in particolare, le marine di Specchiolla e di Santa Sabina rientrano nelle competenze del comune di Carovigno. Sono entrambe prive di porticcioli turistici e chi ha una barca deve accontentarsi di ormeggi di fortuna. Di progetti ne sono stati fatti tanti, ma non si è mai andati oltre le parole. A questo si aggiunge un evidente disordine urbanistico, frutto di decenni di abusivismo, con abitazioni che sono sorte ovunque, in barba a qualsiasi logica. Di conseguenza, anche la rete viaria è carente, così come la pubblica illuminazione e si registra anche un evidente degrado per interventi di manutenzione sempre più insufficienti. A tutto questo si aggiunge un servizio di raccolta di rifiuti che non risponde alle aspettative dei residenti.
E’ evidente che anche i gestori delle strutture ricettive situate nell’entroterra fanno fatica ad indirizzare i propri ospiti verso queste località. Un motivo in più perché si cominci ad attribuire alle marine una maggiore importanza, smettendola di considerarle solo come una fonte di reddito per l’ente locale, per effetto dell’Imu e dalla tassa sui rifiuti. Attualmente il Comune è in gestione commissariale e vi resterà almeno fino a marzo del 2023 quando si potrà riaffidare la parola agli elettori. L’auspicio è che adesso i commissari e poi i futuri amministratori si decidano a colmare lacune così vistose.
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