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Piano coste, slitta l’ok in commissione e spunta il nodo Frigole. Consiglio a settembre

LECCE- Il sindaco Carlo Salvemini sperava che il voto arrivasse in mattinata, ma la discussione sul Piano Coste del Comune di Lecce si protrarrà fino a mercoledì, data della nuova seduta della commissione Urbanistica. Ci sono ancora diversi interventi di consiglieri comunali da dover ascoltare e ci sono, soprattutto, alcune questioni che, al netto di una valutazione complessiva positiva, bisogna affrontare. Tra tutte, la darsena di Frigole, situazione che il Piano non affronta ma per la quale il capogruppo Pd Antonio Rotundo ha chiesto all’assessorato all’Urbanistica apposita relazione. Non è questione di lana caprina: ufficialmente è un semplice rifugio barche in caso di maltempo ma che di fatto da decenni è usato come porticciolo, che oggi ospita circa 250 imbarcazioni. La Lega Navale che gestisce lo specchio acqueo ha avanzato istanza per la riqualificazione, che comporterebbe anche l’adozione di varianti al Piano regolatore. È il motivo per cui si vorrebbe affrontare la questione anche nell’ambito del Piano, che sul punto tace.

Su quella relativa, invece, alle spiagge libere con servizi, che il Pd vorrebbe diminuire per lasciare più spazio alle spiagge libere tout court, il sindaco ha cercato di essere il più ecumenico possibile, ricordando che dei 24 lotti destinati alle spiagge attrezzate la metà andrà subito in concessione ai privati tramite bando, ma il resto rimane di fatto congelato e svolgerà nel frattempo la funzione di spiaggia libera. Questo perché quei lotti sono destinati all’eventuale compensazione dei 10 lidi (su 27) che rischiano di restare senza litorale perché ricadenti in zona soggetta a forte erosione. Si prevede un monitoraggio dell’andamento del fenomeno: se dopo tre anni dall’entrate in vigore del Piano coste da queste analisi dovesse emergere un arretramento della linea di costa, allora quegli stabilimenti saranno costretti a traslocare altrove, cioè, appunto, in uno di quei dieci lotti che restano congelati.

Il Pd ha chiesto che, al netto di questi 10 tratti in stand by, gli altri 14 restino completamente liberi. Ma sarà questo un nodo da affrontare direttamente in Consiglio comunale: come annunciato da Salvemini, sarà nella prima convocazione utile dopo la pausa estiva, tra fine agosto e gli inizi di settembre, che si dovrà deliberare sul punto. Ecco perché ha insistito per avere già oggi il voto della commissione e, comunque, per non andare oltre il prossimo mercoledì. È problema di tempistica: gli atti poi vanno trasmessi in Regione per far trascorrere i 60 giorni necessari per incassare il silenzio assenso e potersi trovare pronti per i bandi relativi alla prossima stagione.

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