Nardò – La gara Nardò-Puteolana vedrà il ritorno dei tifosi allo stadio, seppure con afflusso ridotto. Questo il sentito comunicato del club granata nell’annunciare il grande ritorno.
“Tornare allo stadio, sebbene con afflusso ridotto, non è una notizia qualunque. Riabbracciare la propria squadra del cuore dopo sedici lunghi mesi di lontananza (Nardò – Puteolana a parte) è una vittoria a priori. E’ lasciarsi alle spalle un incubo, è tornare a vedere la luce, è dare un senso alle proprie passioni, è colorare l’animo di speranza e di gioia per una ritrovata (e si spera definitiva) normalità. E’ riannodare il filo dei sentimenti, quelli belli, quelli che ti accompagnano sin dalla prima volta in cui si è varcata la porta del “Giovanni Paolo II”. Da quel passaggio si è scatenato il tumulto, da quel momento un tuffo al cuore ha scavato una frase nell’animo: “ci sarò sempre, questa sarà la mia seconda casa, il granata una fede eterna”. Più forte del virus, più forte di ogni pandemia. Il pensiero già rinvigorisce e profonde ottimismo. Lo stadio, la bellezza delle emozioni forti, del cantare e gridare, di agitare una bandiera, di indossare maglietta e sciarpa, di essere eternamente giovani. Già, perché la magia è proprio questa. L’amore per la maglia non ha connessione con database anagrafici. Ma occhio a non poterne godere. La capienza ridotta impone attenzione, non tutto lo stadio può essere messo a disposizione per l’abbraccio nell’ultima di campionato. Occhio a prendere in tempo utile il ticket. Ci aspetta una giornata di festa; c’è “l’obbligo morale” dell’applauso allo staff tecnico e ai ragazzi che hanno saputo onorare e difendere la maglia pur lontano dai propri sostenitori. Ecco allora il coro più bello e confacente all’occasione :”Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a tifare granata”. E il sole già splende. “D” nuovo insieme, non vediamo l’ora…”.