BRINDISI-Furti d’auto tra le province di Lecce e Brindisi: 22 gli episodi accertati dai carabinieri del comando brindisino che hanno portato avanti un’indagine conclusa all’alba con l’arresto di 29 persone: 19 in carcere e 10 ai domiciliari tra Brindisi, Bari, Trani, Taranto, Lodi e Cesena. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, furti di autovetture, ricettazione, riciclaggio ed estorsioni. Contestualmente è stata stata sequestrata la ditta Recuperi Sud s.r.l., impresa brindisina di rottamazione e radiazione di veicoli e nel soccorso stradale. Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale di Brindisi Tea Verderosa su richiesta del pm Luca Miceli. L’indagine è stata denominata “Grid” per la fitta rete di intrecci dei soggetti coinvolti.
Al vertice dell’organizzazione due personaggi noti di Brindisi detenuti nel carcere di Trani e Taranto. Secondo le indagini le disposizioni ai sodali venivano impartite proprio da lì anche con telefonini che venivano introdotti in carcere trasportati da droni. Le auto rubate venivano smontate per poi reimmettere le parti sul mercato nero dei pezzi di ricambio on line, oppure assemblate per ricavarne autoveicoli “puliti”, o ancora venivano restituite ai legittimi proprietari dietro pagamento di denaro, con il cosiddetto “cavallo di ritorno”.
L’inchiesta è partita nel 2019 con l’arresto in flagranza di un 51enne di Brindisi, trovato in possesso di sei grammi di cocaina. sono stati accertati collegamenti con contesti malavitosi baresi e leccesi per l’approvvigionamento di cocaina, mentre è emerso che l’eroina veniva acquistata per lo più a Oria.
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