LECCE – Come riportato nel calendario vaccinale anti-covid regionale, aggiornato con le singole categorie di beneficiari proprio nelle scorse ore, questo 22 marzo era previsto l’avvio delle somministrazioni domiciliari per gli ultraottantenni.
Nel Salento (Lecce, Brindisi e Taranto) i medici di base sono pronti, come da accordi, ma le dosi non ci sono. O meglio: quelle attualmente disponibili devono essere impiegate per il richiamo della prima dose, già somministrata agli anziani che hanno raggiunto gli ambulatori a partire dal 22 febbraio scorso.
I medici di base dovrebbero somministrare il Moderna: l’unico vaccino ad oggi maneggiabile e conservabile dai medici di famiglia. Le forniture, però, sono esigue: il rischio rallentamento era già previsto. E di fatto l’ipotesi del rinvio a dopo Pasqua delle somministrazioni a domicilio è quello attualmente in auge.
È la seconda volta che la vaccinazione a domicilio slitta: l’avvio era inizialmente previsto per il 15 marzo e ad annunciarlo, agli inizi del mese, era stato l’assessore regionale alla Sanità Lopalco. In attesa ci sono circa 30mila anziani che necessitano di assistenza domiciliare integrata o sono temporaneamente impossibilitati agli spostamenti.
E.FIO