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Due pugliesi su cinque lo dicono con un fiore

PUGLIA – “È salito a 120 milioni il crack del florovivaismo pugliese nell’ultimo anno a causa dell’emergenza Covid. La festa di San Valentino è il primo tradizionale appuntamento per far ripartire gli acquisti di piante e fiori”. Oltre due pugliesi su cinque (41%) regalano fiori per San Valentino, messaggeri d’amore scelti quasi esclusivamente dagli uomini, dalle rose alle viole del pensiero, dalle orchidee alle gerbere nella prima festa degli innamorati dell’era Covid che rappresenta l’occasione per un’importante boccata d’ossigeno per le aziende piegate dalla crisi. Sono i dati di Coldiretti Puglia, in occasione della mobilitazione per i fiori Made in Italy al mercato contadino di Campagna Amica a Lecce e negli agriturismi con le preparazioni dei cuochi contadini a base di fiori eduli.

Il settore florovivaistico in Puglia -spiega il presidente Savino Muraglia- con il distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano, che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione – denuncia Coldiretti Puglia – ha vissuto un crack senza precedenti nel 2020 a causa dell’emergenza Covid con il crollo degli ordini e il blocco dei mercati esteri ed internazionali con milioni di fiori e piante rimasti invenduti per un settore che sviluppa in Puglia una Produzione Lorda Vendibile di oltre 300 milioni di euro.

Per salvare imprese e posti di lavoro sono necessari interventi urgenti e concreti su tutte le scadenze, fiscali e non, per la gestione dei dipendenti e l’accesso agli ammortizzatori sociali. La Coldiretti ha chiesto indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire con i nuovi cicli produttivi, esonerando il settore dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali.

Grandi aspettative dal Recovery Plan: digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici sono – conclude Coldiretti – assi strategici di intervento anche per il settore dei fiori e delle piante, per dare sostenibilità alla crescita e garantire la sicurezza ambientale del Paese.

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