LECCE- Qualunque somma sarà richiesta e qualunque somma liquidata sarà devoluta interamente in beneficenza. E’ la volontà espressa dai genitori di Daniele De Santis, ucciso il 21 settembre scorso insieme alla fidanzata Eleonora Manta. “ I miei assistiti- dice il legale Mario Fazzino- non hanno alcun interesse ad avere denaro dall’assassino del proprio figlio”.
Una decisione presa a 10 giorni dall’avvio in Aula Bunker a Lecce, davanti alla Corte d’Assise, del processo per il duplice omicidio dei due ragazzi che vede come unico imputato il 21enne di Casarano Antonio De Marco. L’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dell’aver agito con crudeltà.
Nella prima udienza ci sarà proprio la costituzione delle parti civili: il padre e la madre di Daniele, le sorelle del ragazzo ed un nipote. Per Eleonora: la nonna della ragazza, lo zio, la madre ed il padre. Questo servirà anche a quantificare il danno subito dalle parti civili per la grave perdita subita, e quindi avanzare la richiesta di risarcimento.
Difesa e parti offese stanno completando in queste ore i primi atti del processo: un giudizio immediato, così come richiesto dalla Procura e accolto dal gip Michele Toriello, che ha saltato quindi l’udienza preliminare, per l’evidenza della prova.
La Procura intanto ha depositato una lista di 35 testimoni. Davanti alla corte sfileranno tutti coloro che hanno svolto le indagini. Le parti civili chiameranno a testimoniare i parenti e gli amici dei due fidanzati. Mentre per gli avvocati difensori a parlare saranno i consulenti psichiatrici incaricati di redigere la relazione dopo gli incontri in carcere con l’imputato e nella quale si parla di “quadro psicopatologico grave”. I difensori chiederanno inoltre la perizia psichiatrica per De Marco, volta ad accertare o meno, all’esito delle consulenze, la sua eventuale infermità mentale.
